Contro lo strapotere del capitale, rappresentato dalla borghesia al potere (banchieri, grandi industriali, gruppi finanziari internazionali).
Per vivere in un paese veramente democratico.
Per svuotare completamente il Parlamento italiano da ogni elemento opportunista ed arrivista, e riformarlo sotto diverse leggi e norme legate ad un ideale di maggiore giustizia ed equità.
Per il Socialismo dei mezzi di produzione.

mercoledì 23 maggio 2012

Il Monti-veggente


In queste ore sta circolando su Facebook una foto che raffigura il presidente del Consiglio Mario Monti con una nuvola tipo fumetto riportante la scritta: “Che tempismo, non trovate?”. Il riferimento è ad un decreto approvato lo scorso 17 maggio, solamente tre giorni prima che il terremoto colpisse l’Emilia Romagna. Con un tempismo che sfiora la preveggenza, infatti, il governo di Mario Monti, nell’ambito delle misure di austerity che dovrebbero risanare l’Italia, ha approvato un decreto taglia-risarcimenti che abolirà i fondi da destinare alle popolazioni colpite in caso di calamità naturale.
Secondo quanto previsto dalla norma, saranno i cittadini e non più lo Stato a sostenere i costi per fare fronte ad eventuali catastrofi naturali stipulando polizze assicurative con compagnie private. Il decreto, già in vigore, si inserisce nell’ambito della più generale riforma della Protezione Civile.
Ma i cittadini colpiti dal terremoto di ieri potrebbero non ricadere sotto i dettami del decreto: la norma prevede, infatti, un regime transitorio di 60 giorni a fini sperimentali e menziona la necessità di emanare un regolamento dettagliato entro 90 giorni dalla pubblicazione del testo sulla Gazzetta Ufficiale. Nonostante il periodo di “sperimentazione” le vittime del terremoto delle provincie di Modena, Reggio Emilia, Ferrara potrebbero essere comunque chiamati a contribuire con una possibile tassa sulle disgrazie da applicare sulla benzina come previsto dallo stesso decreto.


 

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