Contro lo strapotere del capitale, rappresentato dalla borghesia al potere (banchieri, grandi industriali, gruppi finanziari internazionali).
Per vivere in un paese veramente democratico.
Per svuotare completamente il Parlamento italiano da ogni elemento opportunista ed arrivista, e riformarlo sotto diverse leggi e norme legate ad un ideale di maggiore giustizia ed equità.
Per il Socialismo dei mezzi di produzione.

lunedì 21 maggio 2012

Il Socialismo vincerà!


Analisi dello scritto di Zygmunt Bauman, Capitalismo Parassitario, Laterza, Bari – Roma, 2009, pp. 66.

L'analisi filosofica di Bauman riportata in questo bellissimo libro dipinge il vero volto del capitalismo più sfrenato, marcio e corrotto, un animale assetato di sempre più sangue, che non guarda in faccia a niente e nessuno, che si nutre avidamente dei debiti contratti nei suoi confronti dalle sue cellule (il popolo, di un determinato Stato). Questo in effetti è l'essenza del Capitalismo: trasformare eserciti di poveri in eserciti di debitori che, mentre intascano un prestito che non potranno mai e poi mai restituire, spendono e spandono falsando il mercato. È successo così coi mutui subprime. Soldi concessi a chi non aveva nessun requisito per averli, gonfiando ad arte la domanda delle case. Per un po’ il trucco ha funzionato, con la bolla che si è autoalimentata e l’economia che ha beneficiato di soldi che non esistevano, usciti fuori dal nulla. Poi le cose sono andate come dovevano. I poveri che si credevano ricchi, si sono scoperti poveri per davvero e non hanno pagato più. Le case sono tornate alle banche ma alla metà del loro valore d’origine. La bolla si è sgonfiata e sono iniziati i guai. Ma l’ultima crisi non dovrebbe sorprendere. Ce lo spiega il grande pensatore polacco Zygmunt Bauman, in questo suo libro Capitalismo Parassitario. Se prima si facevano sacrifici per poter esaudire poi i propri desideri, oggi non è più così. L’attesa di tanto lavoro e tante privazioni, può essere evitata. Banche e carte di credito permettono di spendere ora e pagare domani. Le cose si ottengono quando le si vuole e non quando le si guadagna. In realtà il conto finale è solo rinviato. Prima o poi arriva ed è molto salato. Se prima c’era il capitale che acquistava lavoro e il lavoro che si vendeva, oggi il capitale vende merci e dall’altra parte ci sono i consumatori che le comprano. Quindi maggiormente funziona il credito e maggiormente funzionerà il capitalismo. Lo stato sociale è segnato da una crisi profonda e radicata negli stessi meccanismi socio economici che regolano il nuovo scorrere delle cose. Al capitalismo non interessa più sfruttare la manodopera operaia ma i consumatori. I poveri risultano utili al capitale solo se forniti delle risorse necessarie per spendere e quindi alimentare il mercato. La società solido-moderna del ‘900 non c’è più. È stata sostituita da quella liquido-moderna, dove i cambiamenti sono istantanei e erratici, gli schemi cognitivi instabili e le preferenze di valore mutevoli.
Bauman muove dalla celebre tesi di Rosa Luxenburg, secondo la quale il capitalismo non può sopravvivere senza economie “non capitalistiche”. Esso prospera finché trova “terre vergini da sfruttare”. Il capitalismo dunque è un sistema parassitario che cresce e consente l’accumulazione di capitale quando trova un organismo non ancora sfruttato del quale nutrirsi avidamente. Bauman svolge la teoria applicandola al moderno capitalismo, osservando che Rosa Luxemburg non aveva ipotizzato che i territori premoderni di paesi esotici non sono gli unici potenziali “ospiti” dei quali il capitalismo può nutrirsi. Gli ospiti moderni, la nuova specie di ospiti, sono gli stessi cittadini degli Stati ad economia capitalistica. Lo sfruttamento avviene assoggettando i cittadini al pagamento degli interessi sul debito contratto con banche e finanziarie. La situazione nella quale vengono a trovarsi i protagonisti delle brevi storie narrate da Bauman vieen infatti definita dall’autore come “tunnel”: la parola che si suole utilizzare per descrivere la condizione di forte dipendenza da una droga pesante. E infatti, precisa Bauman: “Vivere a credito dà dipendenza come poche altre droghe, forse più di qualsiasi altra droga, e sicuramente di più di altri tranquillanti in offerta…”.
Come tutti i parassiti, può prosperare per un certo periodo quando trova un organismo ancora non sfruttato del quale nutrirsi, ma non può farlo senza danneggiare l’ospite, distruggendo quindi, prima o poi, le condizioni della sua prosperità o addirittura della sua sopravvivenza.
Insomma, un libro da non perdere e che noi del PSdA consigliamo vivamente ad ognuno di voi per poter capire bene e conoscere il nostro più acerrimo nemico: il capitalismo. Un nemico che sarà duro da abbattere e che (e la storia ci darà ragione) dovremo affrontarlo schiacciandolo e relegandolo nel pattume della storia mondiale.
Il futuro è Socialista!

Il Direttivo Nazionale
Partito Socialista d'Azione

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