Contro lo strapotere del capitale, rappresentato dalla borghesia al potere (banchieri, grandi industriali, gruppi finanziari internazionali).
Per vivere in un paese veramente democratico.
Per svuotare completamente il Parlamento italiano da ogni elemento opportunista ed arrivista, e riformarlo sotto diverse leggi e norme legate ad un ideale di maggiore giustizia ed equità.
Per il Socialismo dei mezzi di produzione.

mercoledì 16 maggio 2012

La lotta di classe anticapitalista: l'antidoto piu' efficace alla disperazione individuale (e al terrorismo)


Quella che segue è parte dell'intervento pubblicato sul sito del Partito Comunista dei Lavoratori in merito alla recente aggressione di Genova ai danni del dirigente Ansaldo Nucleare, gambizzato da un sedicente Nucleo anarcoide FAI.

Le “profonde tensioni sociali” che Mario Monti ipocritamente lamenta sono il portato di quella dittatura di banche e Confindustria che il suo governo rappresenta come mai in passato. E' decisivo che quelle “tensioni” esplodano apertamente, in forma concentrata, in un grande movimento di massa, continuativo e radicale, capace di contrapporre alle classi dominanti e al loro governo la forza materiale del mondo del lavoro, dei precari, dei disoccupati. Infatti, l'esplosione sociale di una aperta ribellione di massa contro il governo, non è solo la condizione decisiva per strappare risultati a favore dei lavoratori, ma è anche l'unico vero antidoto alla disperazione individuale e alla follia di ritorno delle suggestioni terroriste: che non a caso si oppongono esplicitamente al movimento di massa confermando il proprio carattere antirivoluzionario (v. il documento FAI/cellula Olga).

E' significativo che il ministro degli Interni Cancellieri già usi l'azione anarcoterrorista di Genova per invocare l'unità nazionale attorno al governo dei banchieri, annunciare l'uso dell'esercito, intimidire preventivamente ogni opposizione di massa. Altro che “paura del terrorismo” di quattro imbecilli declassati! L'unico evento di cui hanno davvero “terrore” è proprio l'esplosione di quella sollevazione sociale di massa che i terroristi irridono e disprezzano. L'unica che possa sbarrare la strada ai padroni. L'unica che possa liberare la via di un'alternativa vera per gli sfruttati.

Mentre la CGIL revoca lo sciopero generale per coprire il PD; mentre tutte le sinistre politiche (SEL e FDS) si appellano a Di Pietro per negoziare insieme col PD, il Partito Comunista dei Lavoratori si batte in ogni lotta per la prospettiva della rivoluzione sociale e del governo dei lavoratori. Perchè “solo la rivoluzione cambia le cose”.

In merito a quanto sopra esposto dai compagni del PCL siamo tutti d'accordo che Mario Monti rappresenta una vera e propria dittatura del Capitale, all'interno di un tanto declamato Stato democratico. Non esiste infatti (per definizione) uno Stato che si consideri democratico che possa accettare la salita "al potere" di una compagine di siffatta natura NON votata del popolo italiano. Se il popolo è sovrano, di quale sovranità si parla? L'esplosione sociale ha molte vie. C'è chi tenta di aumentare la lotta parlamentare (legale...perdenti), chi tenta di organizzare la lotta extraparlamentare (illegale) in modo organizzato (in accordo ai dettami del marxismo-leninismo….illusi), chi invece (come nei recenti fatti di Genova) lascia ai singoli soggetti campo libero per gambizzare un capitano d'azienda (pazzi). Siamo coscienti del fatto che (ma questa a molti potrà sembrare fanta-politica) la gambizzazione sia stata mossa poprio dagli ambienti vicini all'attuale governo italiano, proprio per sfruttare a tavolino questa occasione e legare al Governo tutto il popolo italiano. La crisi c'è e si sente: e chi sta governando adesso (banche e finanzieri) ha veramente paura di una rivolta dal basso che possa abbattere questo sistema con la Rivoluzione che i compagni del PCL declamano.
Tanto per chiarire il PSdA non può e non potrà mai appoggiare un gesto simile (vero o presunto tale). Il fatto di gambizzare un uomo (fosse anche il peggior reazionario capitalista) in questo modo non è minimamente accettabile. La risposta alla nostra lotta politica, per abbattere il regime del Capitale ed instaurare il Socialismo, è un'unione di lotta con altri gruppi e movimenti della sinistra italiana (primo passo), un'organizzazione e definizione delle competenze tra i vari gruppi (secondo passo)….e per il terzo passo dovremo necessariamente vedere in seguito strada facendo. La lotta politica (lo ricordiamo) dovrà essere una lotta organizzata che potrà essere insieme legale (parlamentare) ed illegale (lotta di piazza).
Il PSdA è molto piccolo ed appena nato. Non possiamo fare altro (per ora) di guardare avanti e lanciare (come già fatto) un accorato appello a tutti quanti vorranno lottare insieme a noi (e noi insieme a loro) contro il presente regime dittatoriale della grande finanza.

Il Direttivo Nazionale PSdA

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